Sabato 3 marzo si è svolta nei locali dell’Istituto San Benedetto di Cassino la prima edizione cassinate del progetto Rotaract Teddy Bear Hospital. Realizzato dai giovani del Rotaract Club di Cassino con la collaborazione della dott.ssa Stefania Di Russo, la quale ha ricreato nei locali dell’istituto scolastico un vero e proprio studio medico, il progetto Teddy Bear Hospital, nato da un’idea congiunta delle associazioni EMSA – European Medical Students’ Association e IFMSA – International Federation of Medical Students’ Association, è finalizzato a far familiarizzare i bambini sani con l’ambiente ospedaliero al fine di ridurne i livelli di ansia e di stress legati a medici e ospedali.
Come noto, paura e ansia interessano molto spesso i bambini che devono interfacciarsi con il proprio pediatra o che devono affrontare l’esperienza ospedaliera, sia essa relativa ai soli esami diagnostici o ad un ricovero prolungato. Medici e psicologi hanno individuato nell’approccio esperienziale passivo uno strumento particolarmente efficace e, come dimostrato in diversi studi sperimentali pubblicati su riviste impattanti, il Teddy Bear Hospital può ridurre significativamente l’ansia dei bambini nell’affrontare il “camice bianco” avendo vissuto questa esperienza come caregiver e avendo già familiarizzato con strumentari e pratiche di uso comune in ambiente medico. Il carattere innovativo del progetto Teddy Bear Hospital risiede nella sua caratterizzazione preventiva poiché, a differenza di molte altre iniziative svolte in ambito medico/ospedaliero, si rivolge a bambini sani con limitata (o nulla) esperienza di ospedalizzazione.
I 19 bambini che hanno partecipato all’iniziativa Rotaract Teddy Bear Hospital di Cassino dopo aver compilato, con l’aiuto dei giovani Rotaractiani – medici per un giorno con tanto di camice e stetoscopio – un test preliminare riguardo le loro paure verso i diversi strumenti ospedalieri, hanno finto di essere i genitori dei simpatici orsacchiotti donati dalla Fondazione Toffee for Charity Onlus, relazionando la pediatra su quali fossero le problematiche dei propri “cuccioli”. Sono nate storie fantasiose e nomi strambi, dall’orso Ciro Immobile all’orso con mal di pancia per aver mangiato troppo cibo al fast food, o a l’orso che si era ferito cadendo da un albero mentre si procurava della frutta. Gli orsetti hanno ricevuto cure premurose, assunto goccine dolcissime e subito terapie iniettive con aghi fantastici indolori, tutto sotto lo sguardo attento dei loro giovani “genitori”. Nel progetto Rotaract Teddy Bear Hospital i bambini non solo sono stati i principali attori della giornata ma altresì i destinatari, attraverso azioni simulate, di un processo di apprendimento relativo ai metodi (semplificati) di diagnosi, cura e terapia.
Con il progetto Teddy Bear Hospital i bambini hanno vissuto una nuova esperienza pedagogica e avuto l’occasione di superare il timore e la paura verso camici bianchi e strumentari di uso comune nella pratica medica quali stetoscopi, termometri e garze. Tutto anche grazie ai simpatici orsacchiotti con la t-shirt della Fondazione Toffee for Charity Onlus.